MAGISTRI
I Magistri di Claino con Osteno portarono l’arte nel mondo e resero le nostre valli celebri in tutta Europa.
Alla caduta dell’Impero romano i montanari delle nostre valli e dei nostri laghi seppero conservare gli insegnamenti dell’arte romanica e si unirono in “consorterie” di artisti, così importanti da essere riconosciute già dai barbari.
Furono i re longobardi tra il 600 e il 700 d.C. a riconoscere ufficialmente queste fratellanze, attribuendo loro il nome di “Magistri comacini e loro colleganti”. Gli artisti della Valle Intelvi e del Lago Ceresio si distinsero con il nome di “Magistri antelami”.
I Magistri di Claino con Osteno erano, quasi sempre, qualificati: ingegneri e “tajaprea o picapreda”, ovvero scultori.
Esistono testimonianze molto precise e documentate riguardo intere famiglie che tramandarono di padre in figlio l’innata predisposizione all’arte e il coraggio di affrontare lunghi e pericolosi viaggi, lasciando in tutta Europa testimonianza del loro genio.
In Italia troviamo loro opere un po’ ovunque: Roma, Milano e Venezia per citare solo alcune città.
In Europa furono attivi soprattutto nel nord-est: Russia, Polonia, Slovenia, Lituania e Germania. Visitare i nostri borghi significa percorrere la storia artistica di questi emigranti che hanno onorato la loro terra natale decorandola con affreschi, sculture e costruzioni, testimonianza indelebile del loro grande valore.